Queste sono due parole per me, solo per me, se vuoi puoi leggerle, è come se parlassi ad alta voce, quindi prova ad ascoltarmi.
domenica, agosto 24, 2008
sabato, agosto 23, 2008
Mar Azul
O... Mar, detá quitinho bô dixam bai
Bô dixam bai spiá nha terra
Bô dixam bai salvá nha Mâe... Oh Mar
Mar azul, subi mansinho
Lua cheia lumiam caminho
Pam ba nha terra di meu
São Vicente pequinino, pam bà braçá nha cretcheu...
Oh... Mar, anô passá tempo corrê
Sol raiá, lua sai
A mi ausente na terra longe... O Mar
(Cesaria Evora)
giovedì, agosto 21, 2008
back to rome
la Sicilia è un'isola strana, quando non ci vai ti manca, quando ci sei pensi che non vivresti mai la, ma che è un bellissimo posto per andare in vacanza, poi torni a roma e i ritmi dolci dei paesini ti mancano, il suono delle campane stonate, l'odore dei vicoli, la splendida vista sul mare.
quest'anno ho fatto la vacanza più semplice del mondo, la più bella della mia vita, la prima con Leonardo.
Non si può raccontare la vita senza lasciare un superstite, un erede, un testimone di ciò che hai fatto. Tutti noi sognamo di fare qualcosa che rimanga per i posteri, un'invenzione, una costruzione, una grande impresa, un ponte. Io, così come la magior parte delle persone che non costruiranno mai un ponte, non faranno mai una grande impresa, non inventeranno nulla di nuovo e non costruiranno mai il grattacielo più alto del mondo, io ho fatto un figlio. e lui è la testimonianza, il custode di me.
Ho generato un uomo, ho creato un uomo libero.
la vacanza di quest'anno è stata semplice, ma bellissima, niente cavalcate estreme, niente nottate in discoteca, niente esplorazioni impossibili, ma solo Marlene, Leonardo ed io, a casa dei suoceri in un paesino sperduto della Sicilia con una vista sul mare da levare il fiato e tra le risate a crepapelle del piccoletto.
torno a Roma più ricco dentro, torno più felice e torno pieno di mio figlio.
lui è il mio custode, ma io, finchè lui lo vorrà, sarò la mano che potrà stringere per camminare meglio, sarò le braccia che lo alzeranno per fargli vedere il mondo, sarò la sua voce e la sua potenza.
Poi, un giorno, lontano o vicino che sia, senza dirmelo, mi dirà di smettere di essere tutte queste cose perchè sarà in grado di farle da solo e da quel momento sarà il custode della mia bellezza.
martedì, agosto 12, 2008
voluttà
Io ho visto le montagne
ho visto un cielo
ho visto un tramonto
ho sentito dei colori
ho udito dei rumori
piano
forte
rosso
giallo
blu
l'ho fatto con i tuoi occhi
ho visto un cielo
ho visto un tramonto
ho sentito dei colori
ho udito dei rumori
piano
forte
rosso
giallo
blu
l'ho fatto con i tuoi occhi
sabato, agosto 02, 2008
Pigneto
Eccoci qua, seduto al bar Necci, al Pigneto. Sono andato al Pigneto e mi ci sto ambientando, è diverso, diverso da qualunque luogo in cui abbia vissuto, diverso dalla Cassia, dalle Rughe, diverso da tutto ciò che io abbia mai sentito come mio.
L'atmosfera, la gente, gli odori, i suoni, Nelson che corre alla Snia, il giardinetto, anche le faccie, nonostante non mi sia mai mosso da Roma, anche le faccie sono diverse.
Ma mi diverto.
Certo, penso che Leonardo dovrebbe poter crescere in un quartiere un po' più "borghese", d'altronde non riesco ad allontanarmi dalla mia essenza. Urban Combattant dei quartieri benestanti della città... non suona molto.
Ho riscoperto anche i Cypress Hill, suono, musica, odori, passioni. Sono Solo, Marlene e Leonardo sono in Sicilia, non vedo l'ora di buttarmi nel mare, di nuotare, di abbracciare Marlene, sentire la sua pelle bagnata, il sapore della salsedine. Non vedo l'ora di prendere il traghetto, solo, dormire sul ponte, lasciare a Roma il lavoro, i clienti, i problemi di ogni giorno che poi, per fortuna non sono problemi!
Che periodo movimentato, che periodo perdinci.
Per gli assidui lettori di questo blog, ammesso che ce ne siano, la metamorfosi è evidente.
Da Marinaio a Marinaio innamorato a Innamorato a Padre... il tutto in due anni.
La vita cambia velocemente, la vita si evolve e si accende in un attimo. Ho visto nascere Leonardo e per per nascere bisogna faticare, bisogna volerlo... per morire ci vuole solo un secondo... solo un secondo perdinci, basta sbagliare una frenata quando corri in macchina, basta non accorgersi di una buca in motorino. Basta un proiettile.
Don dighi don dighi dighi don don...
Amo la vita.
(signor Hood, non la vedo da un pezzo, si è ritirato per caso nella sua cabina? Non partirò più da questo porto, esca e si diverta anche lei)
L'atmosfera, la gente, gli odori, i suoni, Nelson che corre alla Snia, il giardinetto, anche le faccie, nonostante non mi sia mai mosso da Roma, anche le faccie sono diverse.
Ma mi diverto.
Certo, penso che Leonardo dovrebbe poter crescere in un quartiere un po' più "borghese", d'altronde non riesco ad allontanarmi dalla mia essenza. Urban Combattant dei quartieri benestanti della città... non suona molto.
Ho riscoperto anche i Cypress Hill, suono, musica, odori, passioni. Sono Solo, Marlene e Leonardo sono in Sicilia, non vedo l'ora di buttarmi nel mare, di nuotare, di abbracciare Marlene, sentire la sua pelle bagnata, il sapore della salsedine. Non vedo l'ora di prendere il traghetto, solo, dormire sul ponte, lasciare a Roma il lavoro, i clienti, i problemi di ogni giorno che poi, per fortuna non sono problemi!
Che periodo movimentato, che periodo perdinci.
Per gli assidui lettori di questo blog, ammesso che ce ne siano, la metamorfosi è evidente.
Da Marinaio a Marinaio innamorato a Innamorato a Padre... il tutto in due anni.
La vita cambia velocemente, la vita si evolve e si accende in un attimo. Ho visto nascere Leonardo e per per nascere bisogna faticare, bisogna volerlo... per morire ci vuole solo un secondo... solo un secondo perdinci, basta sbagliare una frenata quando corri in macchina, basta non accorgersi di una buca in motorino. Basta un proiettile.
Don dighi don dighi dighi don don...
Amo la vita.
(signor Hood, non la vedo da un pezzo, si è ritirato per caso nella sua cabina? Non partirò più da questo porto, esca e si diverta anche lei)
Iscriviti a:
Post (Atom)