giovedì, novembre 30, 2006

domenica, novembre 26, 2006

Kenny McCormick hall of death

io adoro Kenny, lo adoro perchè muore... è un mito che muore sempre e rinasce ogni volta.
Kanny for President!

Many Men (Wish Death)

Many men, wish death upon me
Blood in my eye dawg and I can't see
I'm trying to be what I'm destined to be
And niggas trying to take my life away
I put a hole in a nigga for fucking with me
My back on the wall, now you gon' see
Better watch how you talk, when you talk about me
'Cause I'll come and take your life away


(50 Cent - Get Rich Or Die Tryin)

God gave me style

God gave me style
God gave me grace
God gave me style
God gave me grace
God put a smile on my face
Haha, God put this smile on my face
God made me shine like the sun
God make me shine like the sun
Sometimes I feel like I'm the one
Sometimes I feel like I'm the one
It ain't my fault

(50 Cent - The Massacre)

venerdì, novembre 24, 2006

a te... (II)

... mi sei arrivata addosso come una chiappa di fico d'india in faccia...
...ma sei dolce come un suo frutto...

sabato, novembre 18, 2006

Cari Tom e Katie,

a parte il fatto che ve sposate e che già di per se state a fa una cazzata di portata leggendaria, ma questi sono fatti vostri e quindi non voglio perderci altro tempo.
Io vi scrivo per ringraziarvi, si perchè ancora una volta ci avete dato modo di scoprire quanto siamo provincia.
Roma e la sua bellezza, Roma e le sue potenti conquiste, Roma e la sua gente si è spostata a Washington, vera Roma del XXI secolo e chi non ha la fortuna di essere civis americanum deve fare i conti con l'amministrazione delle provincie e con la sua gente. Paparazzi appostati tra le centenarie mura della città eterna vi hanno accompagnato nella residenza medievale degli Orsini a Bracciano dove convolerete a nozze, bloccando un tranquillo paesino della provincia della provincia assediato da ammiratori, televisioni e fotografi, mi figuro il povero sindaco del paese costretto a chiedere i rinforzi dal circondario per venire incontro all'emergenza dell'arrivo di una stella del cinema, 38 vigili urbani provenienti da Trevignano, Sutri, Anguillara Sabazia, Campagnano, Mentana, Monterano, tutti a soccorso del sindaco di Bracciano per arginare la bolgia dantesca di questo diciotto novembre duemilasei, cento Carabinieri impegnati a mantenere l'ordine pubblico, tiratori scelti della benemerita, come novelli arceri, tra i merli del castello pronti a scoccare contro i barbari assedianti qualora dovessero decidere di aprirsi una breccia tra le possenti mura. Quanta gente ci sarà la fuori? Quanta gente consapevole che non vedrà assolutamente nulla di ciò che spera sarà la fuori? Quante emittenti televisive? Quanti fotografi staranno sfidando le difese arroccate tra i merli del castello?
Certo bisogna dire che se cercavate la riservatezza non potevate scegliere luogo più sicuro, la prossima volta, perchè sono abbastanza sicuro ci sarà una prossima volta per tutti e due, vi inviterei anzi a provare il Salone Grande di Castel Sant'Angelo, mai preso da alcuna forza nel corso della sua storia, anzi vi dico di più vi inviterei a riconvertirvi al Cattolicesimo e a farvi sposare in San Pietro da Sua Santità e a passare a ricevere gli inivtati a Castel Sant'Angelo direttamente dal Passetto, romantico, originale, decisamente più economico per l'erario.
Eh si miei cari, perchè vorrei sapere se, per chiedere a questa nostra Provincia Imperiale di sostenrervi durante uno dei giorni più belli della vostra vita (Tom mi pare che tu ne avessi già sperimentato un'altro con una tal Nicoletta da Brisbane o giù di li), mi chiedo, dicevo, se avete pagato il comune di Bracciano per le spese necessarie a tenere a bada gli assedianti, se avete pagato il Ministero della Difesa per i tiratori scelti e per il cordone di Carabinieri. Non per essere proprio provinciale davvero, ma se per caso mi chiudo fuori casa e devo chiamare i pompieri per sfondarmi la porta, quelli mi fanno pagare l'intervento, mi chiedevo dunque se le forze dell'ordine vi avessero fatto un trattamento di favore.
Intanto, nonostante critichi la vostra scelta di sposarvi, vi auguro sinceramente ogni bene, sperando che questa sia l'ultima volta di vedervi sposare qui in Italia.
Auguri

/Lu.z Dogg

PS dite ad Andrea Bocelli che il fatto di essere cattolici non impedisce di assistere ai riti di altra religione, la sua affermazione è semplicemente scandalosa ed indegna di un vero cattolico, ma forse c'ha capito poco, o forse Sua Santità ha ritentuto che il fratello Andrea dovesse rispondere coerentemente con le ultime politiche Vaticane.

venerdì, novembre 17, 2006

zum

un pensiero: vita morte e miracoli del gioco del poker

giovedì, novembre 16, 2006

a te...

ehi te! si te, te che se mi guardi mi fai venire i brividi, te che quando sorridi mi apri ad una nuova vita, te che quando mi parli mi seduci, mi diverti, mi accarezzi, te che ci sei anche quando non ci sei, te che sfogli i tuoi libri e ti diverti con le risa degli altri, te che ti carichi di amore, bellezza, sogno, te che mi fai sentire vivo più di un pizzico. ehi, proprio te, te che sei li e sogni con me, te che accarezzi i miei cani, te che sfiori il mio sguardo, te che vivi libera, ehi dico a te, voltati, guardami con i tuoi occhi grandi, sorridimi con la tua bocca infinita, seducimi con le tue mani docili. ecco ora che mi guardi, solo ora che mi guardi divertita mi rendo conto di quanto sia bello essere buffo.

storie danesi...







martedì, novembre 14, 2006

domenica, novembre 12, 2006

sul dovere e la libertà


Quale principio da diritto alla società civile di darci dei doveri che esulino dai meri doveri legali? perchè a parte la condanna di ogni crimine e delitto, di ogni limitazione della libertà personale, la società da ad ognuno di noi un ruolo con un preciso dovere da eseguire? e soprattutto, perchè accettiamo incondizionatamente questo ruolo ed i doveri che ne conseguono senza reagire? perchè se sono un uomo devo pensarla in una maniera mentre se sono donna devo pensarla in manera diversa? perchè non posso usufruire del mio tempo a mio piacimento mentre sono costretto nel dovere di fare qualcosa? perchè anche durante il mio tempo libero, quando i miei doveri verso la società sono stati assolti ho bisogno di trovarmi altri doveri trascurando il piacere di rimanere senza far nulla o a bighellonare in giro?
In questa limitatissima analisi della dicotomia tra dovere e libertà vorrei iniziare proprio dal pensiero di un filosofo che da sempre mi affascina: Hegel.
Secondo Hegel, l'eticità si presenta come sintesi di diritto e moralità: infatti se il diritto è esteriorità e la moralità è interiorità, l'eticità riassume in sé entrambi questi valori, in quanto il soggetto non segue più dei valori interiori, bensì dei valori interiorizzati. L'eticità, dunque, concilia il diritto e la moralità, supera la spaccatura tra l'interiorità propria della morale e l'esteriorità del diritto, in quanto il bene non è più un ideale, un dover essere, ma trova un contenuto concreto nei compiti etici che attendono ciascun individuo e che sono determinati dal proprio ruolo familiare, sociale e politico. D'altra parte il singolo non avverte il dovere (i.e. la legge) come un qualcosa di estraneo, un obbligo imposto dall'esterno, bensì come partecipazione intima e consapevole di quella condizione in cui ciascuno è posto.

In parole povere l'individuo assorbe i doveri che gli vengono assegani dal ruolo che egli ricopre nella società civile, ma cosa succede quando il ruolo ricoperto non è solo un ruolo sociale ma è anche un ruolo morale per dirla con il pensiero del filosofo?
Il padre di famiglia ha si un ruolo sociale, ma fondamentalmente ricopre un ruolo morale la cui importanze intrinseca è ben maggiore della sua importanza civile, giuridica, sociale. Assumendo il ruolo di padre di famiglia un uomo ne assume tutti i doveri.
Nella vita di un individuo vedo tre sfere: la sfera umana strictu sensu ed è quella che attiene al rispetto del prossimo e nel rispetto del prossimo è bene considerare anche quei "comandamenti" che ci impediscono di uccidere, rubare, calunniare, tradire; all'interno della suddetta sfera umana vi metterei la sfera civile/sociale dentro la quale rientrano i doveri dati dal nostro ruolo ufficiale all'interno della società, il postino ha delle consegne da rispettare, il medico deve curare le persone, il venditore deve vendere; terza sfera, più piccola perchè compressa, ma di immensa importanza e di grandissima potenza è la sfera personale. Questa sfera è potentissima perchè un uomo che trascura questa sfera è destinato volente o nolente all'autodistruzione. A volte questa sfera è talmente compressa da essere assorbita da quella civile ed è il caso di quanto scritto dall'eminente filosofo secondo il quale per forza di cose la sfera del diritto e la sfera della moralità insieme conducono alla sfera dell'eticità all'interno della quale l'uomo agisce in forza di un ruolo dato nella società senza preoccuparsi troppo di ciò che fa perchè è la società stessa che ti induce ad agire. E' semplicistico, è vero, tuttavia è reale. Direi che il pensiero del filosofo tedesco determini perfettamente l'immagine dell'uomo moderno schiacciato tra il dovere del proprio ruolo nella società ed il dovere del proprio ruolo in casa propria.

Ma io dove finisco, dov'è che la mia piccola sfera personale riprende vigore?
Ritengo che l'unico luogo in cui la mia sfera personale riprende vigore ridando altresì legittimità alle altre due sfere sia nella fuga.
La fuga può essere considerata come un atto di vigliaccheria, una debolezza dell'uomo ed è pur vero, ma possiamo davvero condannare il soldato che non si immola per la Patria pur di salvare la pelle? E' davvero un eroe o una vittima chi muore perchè DEVE morire? Bella domanda, se contiuassi così andrei contro i tanti uomini che ammiro e che hanno costellato la storia umana. Tuttavia se guardando un film vedo un soldato che fugge spaventato e spinto dalla storia del film lo condanno come vigliacco, dall'altra mi viene da pensare che forse è il più furbo di tutti!
La fuga non è un atto di vigliaccheria, è il vero atto di coraggio e la fuga non è sempre fisica (i.e. andare via da un posto per non compiere il proprio dovere), ma spesso e volentieri è morale, è un sorriso regalato a qualcuno in quei luoghi in cui non sorride nessuno, è una strizzata d'occhio ad un collega, è la maglietta rossa con scritto "sand beach" sotto la camicia e la cravatta, la fuga è un piccolo gesto. Ma è anche grande, è grande nella nostra voglia di imporre la nostra personalità, la nostra libertà personale.
E che dire della fuga "fisica"?
Ritengo che la possibilità di fuggire renda giustizia al dovere rendendolo una scelta. Se fuggo e poi ritorno a fare ciò che devo non ritorno perchè DEVO, ma ritorno perchè VOGLIO, si perchè avrei potuto rimanere li dov'ero invece ho scelto volontariamente di tornare al dovere rendendolo così veramente nobile e forte.
Torniamo alle tre sfere, per riassumere posso dire che solo fuggendo riusciamo ad espandere la nostra sfera personale verso la sfera civile magari inglobandola perchè la rendiamo una scelta. Scelgo di educare i miei figli, non devo educarli, è una mia volontaria scelta, è una scelta che ho fatto quando ho deciso di metterli al mondo. Ma ho deciso io di metterli al mondo, non li ho messi al mondo perchè DOVEVO metterli al mondo.
Chiudo citando ancora Hegel secondo il quale l'amore è superiore al dovere perché "nell'amore viene meno ogni pensiero di dovere".

Signor Hood, 5° a nord, guardi che mare, si prepara una tempesta

the big kahuna


Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di frontee che aspetto magnifico avevi!Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse, come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza: ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori, non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli, sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.


Questo monologo è tratto dal film The Big Kahuna con Kevin Spacey, Danny DeVito, Peter Facinelli, Paul Dawson...

venerdì, novembre 10, 2006


Now you can fly the friendly skies With the S-N double O-P D-O double G-Y Now don't ask why, just keep looking good in the hood Damn girl, you so fly! We could do what you want to You say you drink Alize or was is Malibu? It don't really matter though You remind me of the time when I had a ho She kept telling me Doggy Dogg I gotta go So I let her get in the wind and co-macked her friend 2 plus 2, it equals 4, this is some shit that could last forever more I'm trying to put my bid in, naw I'm just kidding Come on ma get in, and don't ask where we going Pimping and hoeing, drink pouring and weed blowing, you know it c'mon!

Beautiful.. perfect.. flawless.. debonaire


Lovable, and yeah you're pursuable Everything is beautiful, even down to your cuticles It ain't about me, it's all about you You make me do what you want me to Yeah, it's just like that Here go my number baby girl why don't you get right back You're a, perfect dime, I'm workin mine Just the thought of me and you I mean it's blowin my mind Cain't explain it tho, but if I'm wit'chu I can't remain a ho, or stay in the flow It's a shame to know, I maintain the flow Baby girl me and you is unexplainable Mm, yeah - we need to get into actin Cain't you see this is a natural attraction A lot of maxin and relaxin C'mon baby girl, give a player some action, I'm askin

(Perfect, Snoop Dogg, R&G Rhythm and Gangsta, 2005)

giovedì, novembre 09, 2006

I think


He said that you were crazy
he said that you were losin your mind
and that you dont know how to treat a man
but baby you do me just fine
everytime he comes around
he tells me how you did him wrong
telling me you broke his heart
but I dont really give a damn about what he says
cuz check this out

I think (I think) that youre a beautiful woman
and I think (I think) that you deserve a good man
I think (I think) that I could be the man for ya
so baby wont you take my hand

(112)

il paese...

...era molto giovane e i soldati a cavallo erano la sua difesa, un mondo di cani correva su per la prateria, uno si chiamava Dun l'altro si chiamava Hill erano due ma erano sette, sette cani uno senza padre, l'altro senza madre, il terzo senza fratello, il quarto senza la coda, il quindo senza gli occhi, il sesto senza l'olfatto, ma il settimo era il padre del primo, la madre del secondo, il fratello del terzo, la coda del quarto, gli occhi del quinto, l'olfatto del sesto e, nonostante tutto era un cane senza cane.
tra bufalo e locomotiva, la differenza salta agli occhi, la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadereeeeee, questo decise la sorte del bufalo, l'avvenire dei miei baffi e il mio meeeestiereeeeeee...
e c'erano otto cactus, con le braccia spinose protese verso il cielo, e c'erano quattro alberi di Joshua, spelacchiati e solitari e c'era l'armadillo e quando l'armadillo non c'era, c'erano i sette cani e quando i sette cani non c'erano c'era il primo orso, ma questa è un'altra storia.
se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte, tra la vita e la morte avrei scelto l'americaaaaa
e intanto i soldati a cavallo morivano nella prateria, il bufalo scappava alla locomotiva che nessuno voleva più prendere, le città crescevano, fiorivano si riempivano di pistole, uomini armati con calibro nove che correvano per le strade seminando morte e il bufalo non c'era più, la locomotiva era diventata elettrica, la prateria era un sogno per un mondo intero e l'unico suono che poteva essere ascoltato era il cupo, regolare battito di una grancassa che segnava il ritmo di una canzone parlata, armata, incazzata.
e io che in quella prateria non ci sono mai stato, e io che guardo il mondo da qua giù viaggiando al costo di un sogno, accarezzando i miei cani e sentendoli sognare con me, cercando l'america nel mio giardino fatto di erbacce e amore, e io che colmo di me stesso e dell a mia rabbia, della mia paura, del mio amore, del mio odio mando a cagare un mondo intero chiamo i sette cani, i primo orso, il bufalo, i cactus, i joshua trees, chiamo i soldati a cavallo, la vita, la morte, i tipi con le armi e messi tutti insieme li guardo con sguardo da cane, occhio di orso, sicurezza di soldato, gambe da cavallo, carattere da cactus, capelli da joshua tree e, li guardo e parlo loro con la serietà della morte e la leggerezza della vita ed in un sussurro d'amore confesso loro il mio amore per me.

fuck!

fottiti con quello che ho in corpo
fotti il tuo cervello storto
fotti il tuo modo di urlare
fotti il tuo gioco di parole
fotti quei tuoi movimenti goffi
fotti quel tuo finto sorriso
fottiti quando vai a puttane
fottiti quando sfrutti gli altri
fotti la tua testa bacata
fotti la tua paura già usata
fotti la guerra di bush
fotti i carabinieri e la finanza
fotti l'ordine costituito
fottiti con il tuo perbenismo
fottiti con i tuoi vestiti sporchi
fotti quei tuoi nodi grossi
fotti la tua triste tristezza
fotti la tua triste bontà
fotti la tua finta giustizia
fotti il tuo profumo già vecchio
fotti il tuo essere indietro
fotti quel tuo urlo distorto

lunedì, novembre 06, 2006

WHAT A WONDERFUL WORLD

 I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you
And I think to myself, what a wonderful world

I see skies of blue and clouds of white
The bright blessed day, the dark sacred night
And I think to myself, what a wonderful world

The colours of the rainbow, so pretty in the sky
Are also on the faces of people going by
I see friends shakin' hands, sayin' "How do you do?"
They're really saying "I love you"

I hear babies cryin', I watch them grow
They'll learn much more than I'll ever know
And I think to myself, what a wonderful world
Yes, I think to myself, what a wonderful world

Oh yeah
(George Weiss / Bob Thiele)