sabato, agosto 02, 2008

Pigneto

Eccoci qua, seduto al bar Necci, al Pigneto. Sono andato al Pigneto e mi ci sto ambientando, è diverso, diverso da qualunque luogo in cui abbia vissuto, diverso dalla Cassia, dalle Rughe, diverso da tutto ciò che io abbia mai sentito come mio.
L'atmosfera, la gente, gli odori, i suoni, Nelson che corre alla Snia, il giardinetto, anche le faccie, nonostante non mi sia mai mosso da Roma, anche le faccie sono diverse.
Ma mi diverto.
Certo, penso che Leonardo dovrebbe poter crescere in un quartiere un po' più "borghese", d'altronde non riesco ad allontanarmi dalla mia essenza. Urban Combattant dei quartieri benestanti della città... non suona molto.
Ho riscoperto anche i Cypress Hill, suono, musica, odori, passioni. Sono Solo, Marlene e Leonardo sono in Sicilia, non vedo l'ora di buttarmi nel mare, di nuotare, di abbracciare Marlene, sentire la sua pelle bagnata, il sapore della salsedine. Non vedo l'ora di prendere il traghetto, solo, dormire sul ponte, lasciare a Roma il lavoro, i clienti, i problemi di ogni giorno che poi, per fortuna non sono problemi!
Che periodo movimentato, che periodo perdinci.
Per gli assidui lettori di questo blog, ammesso che ce ne siano, la metamorfosi è evidente.
Da Marinaio a Marinaio innamorato a Innamorato a Padre... il tutto in due anni.
La vita cambia velocemente, la vita si evolve e si accende in un attimo. Ho visto nascere Leonardo e per per nascere bisogna faticare, bisogna volerlo... per morire ci vuole solo un secondo... solo un secondo perdinci, basta sbagliare una frenata quando corri in macchina, basta non accorgersi di una buca in motorino. Basta un proiettile.
Don dighi don dighi dighi don don...

Amo la vita.

(signor Hood, non la vedo da un pezzo, si è ritirato per caso nella sua cabina? Non partirò più da questo porto, esca e si diverta anche lei)

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