giovedì, novembre 09, 2006

il paese...

...era molto giovane e i soldati a cavallo erano la sua difesa, un mondo di cani correva su per la prateria, uno si chiamava Dun l'altro si chiamava Hill erano due ma erano sette, sette cani uno senza padre, l'altro senza madre, il terzo senza fratello, il quarto senza la coda, il quindo senza gli occhi, il sesto senza l'olfatto, ma il settimo era il padre del primo, la madre del secondo, il fratello del terzo, la coda del quarto, gli occhi del quinto, l'olfatto del sesto e, nonostante tutto era un cane senza cane.
tra bufalo e locomotiva, la differenza salta agli occhi, la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadereeeeee, questo decise la sorte del bufalo, l'avvenire dei miei baffi e il mio meeeestiereeeeeee...
e c'erano otto cactus, con le braccia spinose protese verso il cielo, e c'erano quattro alberi di Joshua, spelacchiati e solitari e c'era l'armadillo e quando l'armadillo non c'era, c'erano i sette cani e quando i sette cani non c'erano c'era il primo orso, ma questa è un'altra storia.
se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte, tra la vita e la morte avrei scelto l'americaaaaa
e intanto i soldati a cavallo morivano nella prateria, il bufalo scappava alla locomotiva che nessuno voleva più prendere, le città crescevano, fiorivano si riempivano di pistole, uomini armati con calibro nove che correvano per le strade seminando morte e il bufalo non c'era più, la locomotiva era diventata elettrica, la prateria era un sogno per un mondo intero e l'unico suono che poteva essere ascoltato era il cupo, regolare battito di una grancassa che segnava il ritmo di una canzone parlata, armata, incazzata.
e io che in quella prateria non ci sono mai stato, e io che guardo il mondo da qua giù viaggiando al costo di un sogno, accarezzando i miei cani e sentendoli sognare con me, cercando l'america nel mio giardino fatto di erbacce e amore, e io che colmo di me stesso e dell a mia rabbia, della mia paura, del mio amore, del mio odio mando a cagare un mondo intero chiamo i sette cani, i primo orso, il bufalo, i cactus, i joshua trees, chiamo i soldati a cavallo, la vita, la morte, i tipi con le armi e messi tutti insieme li guardo con sguardo da cane, occhio di orso, sicurezza di soldato, gambe da cavallo, carattere da cactus, capelli da joshua tree e, li guardo e parlo loro con la serietà della morte e la leggerezza della vita ed in un sussurro d'amore confesso loro il mio amore per me.

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