lunedì, agosto 21, 2006

rome by night


ancora due parole sur paesone.
si perchè nelle mie mille contradizioni, ieri sera sono uscito con una mia amica venuta a trovarmi dalla russia, san pietroburgo per la precisione e da qua siamo andati al centro di roma. ma che bellezza! io vorrei poter venire a roma da turista, girare la mia città come un turista è qualcosa che riempie il cuore di gioia. tanto per dire il giro che abbiamo fatto, parcheggiata la macchina all'unico parcheggio cittadino degno di essere nominato tale, ovvero quello di villa borghese, siamo arrivati attraverso il tunnel fino a piazza di spagna, non bevevo dalla barcaccia da quando ero bambino, ma quanto è bello mettersi seduti sul bordo della fontana a sentire l'acqua ed a parlare, vedere i turisti, farsi rompere i coglioni dai fiorai... beh siamo rimasti li un po' poi siamo saliti sulla scalinata di trinità dei monti e da li, fatte le foto di rito, ci siamo spostati lentamente verso il pincio. era sera e la città era tutta illuminata, si vedeva la cupola di san pietro, il vittoriano, il gianicolo, castel sant'angelo, mentre la strada era quasi deserta ci siamo diretti su per villa borghese per vedere roma dal pincio. e sopra piazza del popolo ho visto finalmente i freddi occhi postsovietici riempirsi di emozione, cazzo che roba da lassù, peccato per l'obelisco in restauro, ma poco male, la piazza era qualcosa di spettacolare tutta illuminata. il pincio poi, rispetto al gianicolo è più suggestivo, ha la bellezza della villa e crea un'atmosfera di intimità che il gianicolo non è poprio in grado di generare e così presi dalla magia della città eterna ci siamo addentrati dentro villa borghese, Ekaterina Michailova (che figata i russi!) era intimorita dal giardino vuoto, dal rumore degli uccelli, dai pochi passanti, ma presto ha anche lei potuto apprezzare il fascino senza tempo di quei viali in cui da un momento all'altro potrebbe comparire qualcuno, magari vestito in marsina che passeggia bastone alla mano e cappello in testa. la magia della villa è esaltata la notte dai lampioncini a luce bassa e gialla, come se non fosse mai stata installata l'energia elettrica e ancora il gas alimentasse le luci pubbliche. camminando in silenzio, il vialone ci ha ricondotti nuovamente verso il parcheggio, lentamnete abbiamo fatto la salita verso porta pinciana e li, pieni di nuove sensazioni di una città che riesce a distribuirne a piacimento abbiamo ripreso la macchina.
grazie ancora roma mia per queste cose.

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