lunedì, gennaio 22, 2007

la storia infinita


ti molli, ci ripensi, ti guardi indietro e poi ogni tanto come una doccia fredda ti ritorna tutto in mente, ti si ributta tutto addosso con violenza, con emotività, ci perdi la testa, stai male e se hai superato il malessere rinasce qualcosa dentro di te. ti manca, rimpiangi i momenti insieme e ti chiedi sempre la stessa semplice domanda: perchè è andata così? e non ti dai pace, finchè un giorno, forse, trovi la risposta, forse (ri) comincia quella stessa storia partendo da tutto quello che di buono c'è stato, magari i vizi sono spariti, magari non ci sono più. la senti, la vedi, la sogni, vorresti viverla, respirarla, annusarla, vorresti sentirne il sapore, vorresti fare l'amore con lei, ma non puoi per la semplice ragione che è a centinaia di miglia lontana da te e ogni volta che ti giri lei è sempre più lontana e allora mandi qualcosa, un piccione viaggiatore, un falco, mandi indietro un cane a cercarla a vedere se si volta verso di te e magari ti raggiunge, magari cambia strada, ma niente, il cane ritorna triste a casa, il piccione non riesce a trovare la strada per tornare e il falco cambia via o padrone. e così come un lupo privato del suo branco cammini nella foresta, ne annusi gli odori, cercando una traccia, un segno, ti butti sulle prede mangiando solo lo stretto indispensabile perchè non hai tutta quella fame che pensi di avere e cammini, affronti le tue valli, le tue salite, i tuoi inverni senza chiederti altro che Perchè è andata così? senza lamentarti della valle, della salita, della neve, ma solo pensando che poteva andare tutto in maniera diversa. e ora, solo in questa radura, acciambellato su me stesso, con il muso posato sulle mie zampe e la coda che mi solletica il naso vorrei tanto che arrivasse quella lupa a darmi una musata.

2 commenti:

Elide Pizzini ha detto...

"acciambellato" ... quanto me piace :-)

Lu.z Dogg ha detto...

...come un vero lupacchiotto...