E così mi trovo qui, all'aereoporto di Madrid ad aspettare di partire che poi di partire non ne ho punto voglia, in verità avrei voluto partire domenica, sarebbe stato naturale una mia partenza domenicana, invece no, domani qualcuno fa la follia di sposarsi, qualcuno a me molto vicino e non posso non partecipare al suo "giorno più felice".
Io ho scoperto invece che il giorno più felice non è quello in cui qualcuno ti dice che sei sposato, cazzate! Il giorno più felice sono tutti i giorni in cui sei con la persona che ti completa, la tua mano, il tuo piede, il tuo cuore, la tua bocca.
Ci sono persone che completano il nostro corpo e partecipano alla nostra anima, difficilissime da trovare, impossibili da perdere quando le hai trovate. Te ne accorgi subito, ne percepisci l'energia, la vuoi conquistare, sentire con te, sentire tua e tu vuoi sentirti suo. Da questo scambio di energie ne usciamo sempre rafforzati, ne vogliamo ancora e non possiamo più farne a meno per cui quello che sembra essere un attimo assume l'importanza di una vita, un mese diventa un anno. Ti sembra che questa persona graviti intorno a te in una rotazione gravitazionale reciproca nella quale anche te graviti intorno a lei e per giunta, senza neanche che te ne accorgessi, hai sempre gravitato intorno a lei! Ma un giorno tutto si chiarisce e capisci alcuni momenti della tua vita, te ne accorgi che sei sempre stato intorno a lei, che hai davvero gravitato su un'orbita nella quale non eri solo, ma in felice compagnia, il problema è incontrarsi nel momento giusto, ma l'incontro avviene sempre nel momento giusto.
E in tutto questo gravitare di energia assume importanza la libertà ritrovata, o forse la libertà trovata che pervade ogni attimo di quell'incontro e degli incontri e momenti successivi, la libertà di essere li, la libertà di scegliere, la libertà di fare le cose, soprattutto la sua, la mia e la nostra libertà. Essere liberi non vuol dire essere soli, essere liberi vuol dire sentirsi senza costrizioni, nel rispetto degli altri e di se stessi e così la libertà può essere comune, comunemente vissuta e comunemente gestita da due persone mature che si sentono e si ascoltano.
Siamo liberi, liberi come l'aria che ci circonda, come gli uccelli, come le formiche, come i lupi e soprattutto, liberi come un albatros che vola affrontando senza paura le tempeste, accompagnando le navi fin dove vuole, un albatros che non ha paura di nulla perchè le sue ali sono così grandi da portarlo sempre dove vuole andare. Le mie ali negli ultimi tempi sono diventate enormi e robuste ed hanno incontrato altre ali, altrettanto grandi e robuste con cui condividere il volo.
Arancione.
Nessun commento:
Posta un commento